L'Hotel Bilderberg dove si è tenuta la prima riunione |
Nelle
scorse settimane è stato sollevato un certo clamore, nei social network e in alcuni siti di sinistra, sulla partecipazione di Barbara Spinelli alla riunione del
Club Bilderberg che si tenne ad Atene nel 1993. A questa informazione
è stato dato molto rilievo anche da esponenti di primo piano del Partito dei
Comunisti Italiani (PdCI). L'attacco alla Spinelli, editorialista di Repubblica
(e vittima sul suo stesso giornale, per altri motivi, di una violentissima reprimenda da parte
di Eugenio Scalfari), è stata una delle principali promotrici della "Lista
Tsipras" ed è ora europarlamentare nel Gruppo Unitario della Sinistra (GUE). Per tanto questa polemica rientra nella battaglia politica che il PdCI ed altri conducono contro il progetto di dar
vita, a partire dalla Lista, ad un soggetto unitario della sinistra alternativa.
L'elemento più interessante non è tanto questo però, quanto il rilievo dato ad una
supposta appartenenza al "Gruppo Bilderberg". Non avendo mai dato
molta importanza a quanto circolava in rete su questo presunto "centro di
potere occulto" mi sono riproposto di capirne qualcosa di più. Quanto
segue è la sintesi delle informazioni che ho potuto raccogliere e delle relative ed ancora provvisorie riflessione che ne derivano.
Il
"Bilderberg", si presenta ufficialmente come un meeting annuale che
riunisce per tre giorni, in un albergo di qualche città europea o del nord
America, 120-150 personalità del mondo economico-finanziario, politico, giornalistico e dei grandi centri studi (o think-tank nella dizione americana).
Queste riunioni sono iniziate nel 1954 in Olanda in un albergo che si chiama per l'appunto Bilderberg. Esiste uno Steering Committee (comitato direttivo)
formato da alcune decine di personalità dei principali paesi del nord atlantico che ha il compito di organizzare questi incontri.
I fondatori si sono riproposti di caratterizzare i meetings, per consentire la massima libertà di parola ai partecipanti applicando la
cosiddetta "Chatam House Rule". La Chatam House è il
principale centro studi britannico di politica internazionale. Secondo questa
regola, che si applica ad alcuni incontri tra personalità di primo piano, i partecipanti possono utilizzare
liberamente le informazioni di cui vengono in possesso ma non rivelare l'identità o
l'affiliazione dei partecipanti e dei relatori. Soprattutto non possono citare espressamente gli interventi che vi vengono svolti.
Questo aspetto della riservatezza sui partecipanti e sul dibattito è l'elemento
che ha scatenato la fantasia dei cacciatori di complotti. Da qualche anno i nomi dei
partecipanti sono interamente conosciuti perché diffusi dagli stessi organizzatori e circolano ampiamente per la rete anche quelli degli incontri precedenti. Si sanno anche con
sufficiente dettaglio i temi trattati nei meeting annuali. Secondo il sito
ufficiale del Bilderberg, nelle riunioni non si prendono decisioni, non si
raggiungono conclusioni comuni, non si effettuano votazioni. Naturalmente
questa è le versione ufficiale della storia e nulla impedisce di credere che la
realtà sia completamente diversa e quindi che si vada a cercare al di sotto dell'ufficialità. Altro è dare libero spazio alla fantasia per ricostruzioni prive di qualsiasi possibilità di verifica.
Il giornalista dell'estrema destra americana Jim Tucker |
Il primo giornalista che ha deciso di scoprire i "segreti", veri o
presunti, degli incontri annuali del gruppo Bilderberg è un certo James, detto "Big Jim", Tucker. Dopo aver svolto una modesta carriera nel giornalismo
americano ufficiale, ad un certo punto della sua vita ha scoperto l'esistenza
di questo gruppo. Da allora lo ha trasformato nel centro della sua attenzione,
dedicandovi molti articoli, prima sul settimanale populista e nazionalista, "The Spotlight", e poi dopo la chiusura di questo giornale per
bancarotta, sull'American Free Press, tuttora esistente. "The Spotlight"
era pubblicato dalla Liberty Lobby, un gruppo dell'estrema destra populista che
nel corso degli anni ha sostenuto vari politici anticomunisti e razzisti
americani come George Wallace, Pat Buchanan e David Duke (ex capo del Ku Klux Klan). Secondo il
leader e ispiratore di Liberty Lobby, Willis Carto, George Wallace andava
sostenuto nella sua campagna per diventare Presidente , perché era ostile alla "cospirazione liberal-comunista che aveva preso il controllo
del governo federale degli Stati Uniti". La Liberty Lobby era
accusata anche di antisemitismo.
La denuncia quasi ossessiva dei complotti e delle cospirazioni è uno degli elementi
caratterizzanti di questa corrente dell'estrema destra, ma è diffusa anche in
altri ambienti, soprattutto quelli ispirati da una matrice populista. Secondo
questa visione, gruppi segreti ed elitari puntano a controllare il mondo
attraverso strumenti quali la Commissione Trilaterale ,
il Council for Foreign Relations ed il gruppo Bilderberg. Strumenti di questi
complotti possono essere indifferentemente i sionisti, i grandi banchieri
internazionali o i "marxisti culturali".
Va
chiarito, per evitare mescolamenti abusivi, che anche se queste teorie della
cospirazione trovano facilmente seguaci negli ambienti antisemiti, ciò non
significa affatto che si possa estendere tale accusa a tutti coloro che
alimentano la mitologia del "gruppo Bilderberg" o di altre strutture
simili. Quasi tutti gli antisemiti sono complottisti, ma non tutti i complottisti sono antisemiti.
Jim
Tucker, scomparso nel 2013,
ha pubblicato un libro intitolato "Jim Tucker's Bilderberg Diary:
Reporter's 25year Battle to Shine the Light on the world Shadow Government".
L'idea di fondo espressa da Tucker è che l'obbiettivo dei grandi finanzieri
sia, "da secoli", quello di cancellare i governi nazionali e di
creare un unico governo mondiale totalmente asservito ai loro interessi ed
imposto attraverso l'inganno con la manipolazione ed il controllo dei
media.
Daniel Estulin ripulisce l'idea della
cospirazione dal marchio dell'estrema destra
Estulin si basa in buona parte sulla mitologia
di Tucker, ma con un'impronta ideologica meno chiaramente identificabile con
l'estrema destra e questo consente ai suoi libri di trovare un qualche credito
in ambienti diversi. In un'intervista rilasciata all'italiano Francesco Amodeo,
Daniel Estulin (presentato come ex collaboratore del KGB, qualifica improbabile
per uno che secondo il suo dire sarebbe stato forzatamente allontanato
dall'URSS a 14 anni assieme al padre dissidente) spiega che "il Bilderberg
è un'organizzazione che si trova ad un livello intermedio e serve per smistare
le informazioni e le decisioni prese segretamente a livelli più alti. Per questo
i partecipanti cambiano spesso, perché le informazioni vanno passate di volta
in volta a chi è nella posizione di metterle in pratica. Ecco perché la maggior
parte delle volte è proprio in queste riunioni che vengono indicati o scelti
coloro che dovranno ottenere incarichi ai vertici dei diversi governi."
|
Il più noto sostenitore della tesi cospirativa, Daniel Estulin |
Ma qual è l'obbiettivo delle organizzazioni segrete che stanno sopra al
Bilderberg? Secondo Estulin, che in questo si ricollega alla visione
di Tucker e dell'estrema destra populista americana, esse vogliono
"distruggere gli stati nazionali per creare un governo unico che funzioni
come una multinazionale. Questo è il comune denominatore di tutte queste
società segrete da centinaia di anni." "Kennedy e Moro" -
aggiunge Estulin - "li hanno eliminati perché disobbedivano alla volontà
di questi gruppi".
Un altro obbiettivo di queste "èlite mondialiste" è quello di
"ridurre drasticamente la popolazione mondiale, ed hanno tutti i mezzi per
farlo. Il controllo demografico della popolazione avviene anche distruggendo le
economie di proposito. Un paese che sviluppa il progresso e le tecnologie,
diventando un paese avanzato, avrà anche una popolazione in crescita: ecco
perché loro stanno lavorando per distruggere appositamente le economie ed ostacolare
questa crescita demografica". In sostanza "loro" vogliono
"la riduzione demografica, la crescita zero, il libero commercio in forma
radicale."
La dichiarazione finale di Estulin è questa: "Rendetevi conto che le
persone che avete al governo non vi rappresentano e non faranno mai i vostri interessi:
dovete cercare di liberarvene prima che sia troppo tardi".
Il mito del Bilderberg "rimbalza" a sinistra.
Nel maggio 2005, il sito CounterPunch,
emanazione di un mensile americano radicale che espone generalmente posizioni
di sinistra, molto critiche nei confrnti dell'establishment americano, ma con qualche tendenza
allo scandalismo e al "complottismo", pubblica un
"resoconto" dell'incontro del Bilderberg di quell'anno redatto da
Daniel Estulin. L'articolo critica le posizioni dei neo-conservatori inglesi,
la politica israeliana e gli interessi delle compagnie petrolifere. Risulta
quindi perfettamente integrato con la linea editoriale del giornale. Estulin
evita di presentare le tesi più bizzarre e meno appetibili per un pubblico
progressista e radicale come quello che frequenta CounterPunch.
La firma autografa di Fidel Castro che compare sul Granma |
Non è
chiaro se davvero Fidel Castro creda a tutte le scempiaggini che Estulin riesce
ad accumulare in un solo libro, ma sembra comunque avallare la tesi del
"governo mondiale" responsabile di molte, se non di tutte le nefandezze
(spesso reali) commesse dall'Occidente nel corso di alcuni decenni e definisce
il Bilderberg una "odiosa istituzione".
A mia
conoscenza una sola risposta pubblica è venuta dalla sinistra mondiale a questa
approvazione di Castro che attribuisce credibilità ad un autore del tutto
inattendibile. Il Partito del Socialismo e della Liberazione (PSL), un piccolo
gruppo comunista statunitense abitualmente sostenitore di Cuba e della sua
direzione politica, pubblica, il 1° settembre 2010, un documento intitolato
"Daniel Estulin e la falsa 'cospirazione Bilderberg'". Una scelta a
suo modo coraggiosa considerato il giustiificato carisma di cui dispone il leader cubano
sulla scena mondiale.
Il PSL esprime la propria preoccupazione per la pubblicità offerta ai libri di
Estulin ed alle sue idee che "possono avere un effetto di disorientamento
su parti dei movimenti socialisti e progressisti nel mondo". Viene
ricordato come sia stata l'estrema destra a teorizzare che il gruppo
Bilderberg sarebbe una cospirazione tesa a conquistare il controllo del mondo.
Per il PSL anche lo stesso Estulin è un "anticomunista
virulento". Secondo lui i "Bilderbergers" sarebbe responsabili
di una straordinaria serie di eventi che lo stesso Estulin non gradisce, dalla Rivoluzione d'ottobre alla popolarità dei Beatles.
Secondo
queste ed altre bizzarre teorie delle cospirazioni, compresa quella di Estulin, mentre
respingono qualsiasi analisi di tipo marxista che si basa sulla lotta di classe,
pretendono che "una piccola banda sopranazionale stia tirando le fila
globali, creando qualsiasi cosa dall'epidemia di influenza, al collasso
immobiliare, alle guerre in Afghanistan ed in Iraq". Assieme ad alcuni
altri personaggi, come Lyndon LaRouche (una figura molto particolare del
panorama politico americano che è passato dal trotskismo all'estrema destra),
l'autore di origine lituana è responsabile, per il PSL, di propagare "la finzione
che una cabala segreta, onnipotente, starebbe guidando il mondo da prima
dell'alba dell'era capitalistica."
Le "teorie" cospirative conducono ad un punto morto, portano la gente
a credere che non ci sia speranza per il cambiamento, perché è impossibile
contrastare un nemico onnipotente che controlla ogni evento significativo che
avviene nel mondo. A queste teorie manca anche qualsiasi reale analisi delle "forze
di classe sistemiche" che sono all'opera nel mondo e che sono la causa
delle condizioni di oppressione nelle quali vivono miliardi di persone al
giorno d'oggi. Anche se non priva di qualche dogmatismo questa analisi del gruppo comunista americano solleva
una serie di critiche corrette alle teorie delle cospirazione, tra qui quelle
relative al gruppo Bilderberg e alla Commissione Trilaterale.
(prima parte - segue)
Franco Ferrari
Nessun commento:
Posta un commento