Le elezioni europee si sono tenute in Belgio in coincidenza con il rinnovo del Parlamento nazionale e delle tre camere regionali (Vallonia, Fiandre, Bruxelles). Uno degli elementi di maggior novità, in un voto che non ha stravolto gli equilibri politici del Paese, è stato l'ingresso di esponenti del Partito del Lavoro Belga (PTB) nel parlamento nazionale con due eletti, nel parlamento regionale vallone con altri 2 e in quello di Bruxelles con 4. Non è riuscito ad eleggere nella parte fiamminga, anche se per pochi voti. Ancora fuori portata la possibilità di conquistare un deputato europeo, per ottenere il quale occorre arrivare al 10%.
In termini di voti il PTB è cresciuto dai 101.008 di 4 anni fa agli attuali 251.289. In Vallonia la lista PTB-GO (dove GO sta per Gauche d'Ouverture, Sinistra d'apertura) raggiunge il 5,8%, a Bruxelles il 3,9% e nelle Fiandre 2,5%. Nella parte vallona, di lingua francese, il PTB aveva siglato un accordo con il Partito Comunista, membro della Sinistra Europea, e con la Lega Comunista Rivoluzionaria (LCR), sezione della Quarta Internazionale. Gli eletti al parlamento federale sono il portavoce nazionale Raoul Hedebouw, e l'esperto di questioni fiscali, Marco Van Hees.