sabato 2 agosto 2014

I comunisti israeliani contro la "guerra terroristica" del governo Netanyahu

La manifestazione del 26 luglio scorso
a Tel Aviv contro la guerra di aggressione israeliana
Il Partito Comunista d'Israele (PCdI) che unisce israeliani ebrei e palestinesi, ha espresso una dura condanna nei confronti dell'aggressione israeliana a Gaza. Un documento ufficiale è stato reso pubblico l'11 luglio scorso e pubblicato sul suo sito web anche in inglese. Il PCdI esprime la sua condanna nei confronti della "guerra terroristica" che il governo israeliano sta conducendo contro il popolo di Gaza  e contro il popolo arabo-palestinese in generale.

I comunisti criticano anche i lanci di missili contro i civili israeliani da parte di Hamas ed altre organizzazioni della striscia di Gaza in quanto ritenuti non solo criticabili ma anche controproducenti per la causa palestinese, la cui legittima aspirazione è di instaurare uno stato indipendente a fianco dello Stato di Israele sui confini del 4 giugno 1967 con capitale a Gerusalemme Est.

Pur denunciando il lancio dei razzi dalla striscia, il Partito Comunista sottolinea che la responsabilità per l'escalation ed il massacro è del governo israeliano, per il suo rifiuto di ogni prospettiva di pace giusta, per le uccisioni di massa e le distruzioni inflitte a Gaza, per la totale indifferenza nei confronti della vita e del benessere dei palestinesi e soprattutto per la sempre più estesa occupazione e colonizzazione della Cisgiordania e di Gerusalemme Est insieme all'inumano blocco di Gaza.

La reale motivazione del governo Netanyahu non è di ottenere la sicurezza per il popolo di Israele ma solamente di ostacolare la creazione del governo di unità palestinese tra Fatah e Hamas e di assolvere se stesso per il fallimento dei negoziati di pace.

L'attuale aggressione militare a Gaza è utile al governo Netanyahu per altri due motivi, secondo i comunisti: in primo luogo riconsolida la coalizione che lo sostiene, in tempi di tensioni interne, per poter mantenere in piedi il suo "governo criminale", in secondo luogo oscura tutte le questioni sociali (povertà, diseguaglianza, razzismo, sessismo e discriminazione) e marginalizza le lotte per la giustizia sociale e la democrazia.

Il documento ricorda che ormai è a tutti noto che il Governo sapeva che i tre coloni erano stati uccisi lo stesso giorno del rapimento e quindi l'obbiettivo dei massicci arresti di palestinesi effettuati nella West Bank nei giorni successivi era solo di aprire la crisi che ha consentito di dare il via all'aggressione.

Il Partito Comunista d'Israele riafferma la sua posizione per la quale il terrorismo più pericoloso è l'occupazione israeliana delle terre palestinesi con i crimini di guerra che l'accompagnano. Le leggi internazionali riconoscono il giusto diritto di un popolo a resistere all'occupazione con mezzi legittimi.

Il PCdI invita tutti i movimenti progressisti, le organizzazioni umanitarie e gli stati ad organizzare eventi in solidarietà con il popolo palestinese, per mettere immediatamente fine all'aggressione contro la striscia di Gaza ed ai crimini di guerra.

Il deputato israeliano di Hadash
 e del Partito Comunista, Dov Khenin
Il 26 luglio scorso i comunisti assieme al Fronte Democratico per la Pace e l'Uguaglianza (Hadash), la coalizione politico elettorale di cui fanno parte da 1977, ed altri gruppi di sinistra e pacifisti, hanno tenuto una manifestazione contro la guerra nella centrale Piazza Rabin di Tel Aviv alla quale hanno partecipato 7.000 persone. La parola d'ordine della manifestazione era "Basta morti, pace adesso tra israeliani e palestinesi". Fra gli oratori della manifestazioni c'erano. il parlamentare di Hadash (ed esponente comunista) Dov Khenin, due veterani dell'organizzazione Combattenti per la pace, uno israeliano ed uno palestinese;Yifat Solel, capo del forum anti-occupazione del partito della sinistra sionista Meretz (che non ha aderito alla manifestazione come Peace Now); il professor Eva, Presidente dell'Accademia di Arte e Disegno Bezalel, Odeh Bisharat, ex segretario di Hadash, la dottoressa Julia Chaitlin lettrice al College Accademico Sapir di Sderot e residente del kibbutz Urim,  vicino Gaza. Il presentatore della manifestazione è stato Alon-Lee Green, comunista e organizzatore sindacale.

La manifestazione pacifista (una scelta coraggiosa nel clima sempre più reazionario e sciovinista che domina Israele) è stata fatto oggetto di un tentativo di sabotaggio da parte di un gruppo molto aggressivo di circa 300 esponenti della estrema destra, schierato a favore dell'aggressione e dei massacri di bambini palestinesi, come risultava dai loro slogans.

Franco Ferrari

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